GALLERY KITAI 北井画廊

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マウロ・ベッルッチ 「以心伝心」 MAURO BELLUCCI -DA CUORE A CUORE-

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マウロ・ベッルッチ 「以心伝心」
会期:2018年4月4日(水)〜28日(土)
会場:北井画廊

MAURO BELLUCCI  -DA CUORE A CUORE-
Wed. 4 – Sat. 28  April 2018
at Gallery KITAI
Catalogo Bellucci face
マウロ ベッルッチ

1959年ロンバルディア州パヴィーア県ヴォゲーラに生まれ、現在も居住、創作活動を続けている。パヴィーア大学で言語学を学び、日本の辞書編集法についての卒業論文を修めた後、数年 かけて古典書道を習得。長年にわたる東洋美学、特に日本の美学と深いかかわりのある文化的分野に対する傾倒から、それらの経験を西洋人の視点と嗜好を通じて表現することに 尽力している。

彼の作品は、キャンバス、時には鉄や木材にコラージュ技法を施し、作品のベースとなる素材を様々な方法で活用している。 制作には、書道に使われる日本の墨と、ネパール産の手漉き紙を使用している。これはきめが粗く素朴な風合いの紙で、墨のぼかしを表現するのに最適な素材である。 ベッルッチの作品の特徴は、水切り(東洋の紙裁断技法で、切った部分の繊維を毛羽立た せて残すことができるため、柔らかく、ぼかしたような風合いになる)でカットした様々な種類の紙を重ね合わせることにある。 または、様々な明度の灰色や黒色に塗り分けられた細長い紙を使用した作品で、その多くは縦に平行に配列されている。これは「粋」と呼ばれる日本の美意識の基本的原則への回帰を表す。 時には木版を使い黒刷りしたものを他の自然素材と組合せて作品の構成要素として用いたり、紙の縁をお香によって焦がし、ほとんど感じられないぐらいに微細な効果を加える遊 び心を見せることもある。ベッルッチの作品におけるコラージュは、紙が光を透すことによって創り出される立体的な 視覚効果の研究や、禅画の美的概念によって導き出される充実と空虚との対話を示唆し、画家の意図する作品制作を特徴づける。ベッルッチは、構成要素となる線で描いたモチーフの積み重ねや、または、それとは真逆に個々の線、個々のぼかしなど、モチーフをその最小要素にまで削ぎ落とすことで、西洋の文化、美意識を原点とする彼の作風に合致させながら、日本の美意識特有の概念である調和 と簡素を作品の中で表現している。その作品はすべてのモチーフやイメージが細部において他の作品と異なるため、それぞれが唯一で、まったく同じものを作ることはできない。 彼の作品は「余韻の芸術」である。作品それぞれにおけるモチーフの単一性とその影のような繰り返しに漂う余韻、空間と余白とが新たな次元へとつながりをみせる。書道の伝統に基づき使われている赤い落款印は、作品の中に取り入れられてその一部となり、彼の作品を引き立てている。石製の印章には、あえて文字は彫り込まず、彫刻刀の無造 作な彫跡のみを残している。そうすることで伝統的な落款に代え、署名や印章を使わずに 画家を暗示させる。

マウロ・ベッルッチの作風は、精密で明快な調和を創り出しながら、私たちが予測もできないほどの真摯さをもって創り上げられている。 マウロ・ベッルッチの作品は、これまでさまざまな個展やグループ展で展示されている。

Mauro Bellucci (Voghera, 1959)
Mauro Bellucci nasce nel 1959 a Voghera, città nella quale risiede e lavora tuttora.
Dopo studi linguistici ed una tesi di laurea in lessicogra a giapponese presso l’Università di Pavia, si è dedicato per alcuni anni alla pratica della calligra a estremo-orientale classica. Par- tendo da queste basi, alle quali si sono aggiunte negli anni le frequentazioni di ambiti culturali legati all’estetica orientale, in particolare quella giapponese, si è poi dedicato a mediare queste esperienze con una visione ed un gusto più vicini alla propria matrice occidentale.
Nei suoi lavori si avvale della tecnica del collage su tela o in alcuni casi su ferro e legno, de- clinata in svariate tipologie di utilizzo dei materiali di base. Il procedimento prevede l’utilizzo del sumi, inchiostro giapponese usato nella calligra a orientale, e della carta nepalese fatta a mano, un tipo di carta dalla struttura grezza e imperfetta, la cui consistenza diventa ideale per ottenere le sfumature di nero. Le opere di Bellucci sono caratterizzate da sovrapposizioni di elementi di carta di vario tipo tagliati a lo d’acqua (tecnica di taglio orientale che lascia i contorni ammorbiditi e sfumati), oppure strisce di carta dipinte con varie gradazioni di grigio e nero disposte il più delle volte in verticale e in parallelo, rifacendosi in questo ai principi di base dell’estetica giapponese dell’iki. In certi casi usa elementi modulari con impressioni in nero da matrici di legno e altri materiali naturali, giocando a volte sul semplice e etto del bordo della carta bruciato con incenso per ottenere un segno sottilissimo, quasi impalpabile.L’utilizzo del collage nei lavori di Bellucci è anche da intendersi come ricerca di quegli aspetti tridimensionali ottenuti dai giochi di luce che la trasparenza della carta produce, come una sorta di dialogo tra pieni e vuoti che s’ispira ai concetti estetici della pittura zen e che caratte- rizza la gurazione proposta dall’artista. Bellucci procede verso un’accumulazione di segni oppure al contrario ad una riduzione di essi ai minimi termini, alla singola linea o alla singola sfumatura, riuscendo a far coincidere il suo stile, così originale per la cultura occidentale, ai concetti di equilibrio e semplicità tipici dell’e- stetica giapponese. I suoi lavori sono unici e irripetibili: ogni segno, ogni immagine, di erisce dalle altre nei dettagli. La sua è un’arte in tensione. Tensione tra l’unicità del segno e la sua replica, tra spazio e non spazio inteso però come intensa e nuova dimensione. A contraddistinguere i suoi lavori è l’uso di un sigillo rosso che, secondo la tradizione della calligra a estremo-orientale, è inserito all’interno dell’opera e parte della stessa. Il sigillo di pietra, volutamente non inciso con ideogrammi ma lasciato allo stato grezzo con leggeri interventi di bulino, sostituisce così la tradizionale rma dell’artista e diventa una sorta di non- rma, no-logo che diventa la cifra stilistica dell’artista.Lo stile di Mauro
Bellucci propone soluzioni costruite con un rigore che potremmo anche credere imprevedibile, dando vita a una precisa, limpida e paci ca armonia. Le opere di Mauro Bellucci sono state esposte in diverse mostre personali e collettive.